Circa 100 civili, donne e bambini sono stati evacuati sotto la guida dell’Onu.
Finalmente sono stati evacuati i civili all’interno della acciaieria Azovstal di Mariupol fuori dalla quale continuano i combattimenti tra russi e ucraini. L’acciaieria è stata per mesi rifugio di donne e bambini che oggi rivedono la luce del giorno. L’edificio di Azovstal è praticamente distrutto a causa dei bombardamenti russi.
Fuori dalle macerie dello stabilimento siderurgico emergono i civili, le donne e i bambini che per mesi sono stati rintanati in quello che oramai era diventato un bunker e non più un’acciaieria. Un tweet di una giornalista della BBC mostra le immagini dell’evacuazione fatta dal reggimento Azov. “È così che i civili di Mariupol sono emersi da sotto le acciaierie Azovstal per fuggire dalla città in rovina durante l’evacuazione guidata dalle Nazioni Unite” scrive nel tweet Myroslava Petsa.
Le immagini sono arrivate al deputato David Arakhamia, ricevute dal reggimento Azov, l’unità militare ucraina. “Più di 100 donne e bambini sono stati evacuati e dovrebbero raggiungere Zaporizhia, controllata dall’Ucraina, domani mattina”. A partecipare all’evacuazione anche il Comitato Internazionale della Croce Rossa e le Nazioni Unite.
Civili feriti nell’acciaieria di Azovstal
Dopo tanti tentativi andati a vuoto, per la prima volta il corridoio umanitario a Mariupol inizia a funzionare, come ha dichiarato anche il presidente Zelensky. Per la prima volta, ha sottolineato, c’è stato un reale cessate il fuoco da parte delle forze russe per due giorni proprio per permettere ai civili di evacuare dall’acciaieria.
Non è stato facile far evacuare e liberare i civili intrappolati nel sito siderurgico poiché quasi completamente distrutto. Molti civili infatti erano feriti e in tutto ciò sta finendo l’acqua, il cibo e le medicine e alcuni sono ancora intrappolati lì dentro.